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PERFORMANCE SPORTIVA E MASSOTERAPIA 3 MOTIVI PER RICERCARLA
    PERFORMANCE SPORTIVA E MASSOTERAPIA 3 MOTIVI PER RICERCARLA
    Quando parliamo di sportivi, ci riferiamo non solo alla categoria degli agonisti ma includiamo anche tutti quei soggetti che quotidianamente o per più volte a settimana, praticano dell’attività sportiva. In tutti questi soggetti, anche nel “runner della domenica” o “il calciatore del lunedì sera”, un’ottima performance sportiva è ciò a cui mirano. Per performance sportiva intendiamo quindi la prestazione che ogni singolo è in grado di effettuare durante ogni allenamento, gara o partita. Come ci sentiamo e comportiamo però quando si presenta un dolore muscolare? Sappiamo per certo che chiedere uno stop dall’attività risulta molto difficile, in primis per un agonista, sia perché è fondamentale dare continuità agli allenamenti, sia perché ci sentiamo spesso imbattibili e lo affrontiamo pensando “tra un po’ passa”, oltre che essere un momento di benessere psichico. Quasi sempre continuiamo quindi imperterriti la nostra attività senza prevenire, oppure prendiamo un antidolorifico al fine di sopperire lo stimolo del dolore e poter continuare nella nostra quotidianità. Ma lo stress a cui è sottoposta la nostra muscolatura e il nostro corpo, è realmente finito? Ebbene no. Data la sempre più ampia diffusione delle attività sportive in tutte le fasce d’età, la prevenzione dovrebbe rispecchiare la stessa importanza che prende un allenamento. Questo servirebbe a migliorare la performance ma soprattutto, punto da non sottovalutare, a prevenire le cosiddette “patologie sportive” che avvengono a carico e discapito di muscoli, tendini ed articolazioni. Con un trattamento di massoterapia, che comprende svariate tecniche manuali, è possibile quindi accelerare i processi autoriparativi del corpo a livello muscolo- scheletrico, mantenere una buona elasticità muscolare e fluidità di movimento. Dal trattamento ne trarrà giovamento quindi tutto il corpo permettendo anche un miglioramento dello stato psichico. sotto tutti gli aspetti, a livello sportivo, sarà quindi agevolato al fine di ottenere un’ideale performance sportiva. Visita il nostro sito Cliccando qui
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    Dolore Cervicale
      Dolore Cervicale
      Sarà capitato a tutti di sentire qualche amico lamentarsi di avere male alla cervicale, ma sappiamo di preciso che tipo di dolore sia e da che cosa sia provocato?! Per dolore cervicale o ‘cervicalgia’ si intende un dolore che insorge all’altezza delle vertebre cervicali, ossia le sette ossa brevi che compongono il tratto della colonna vertebrale più vicino alla testa e che ne permettono i movimenti. Questo dolore spesso si irradia alle spalle e talvolta anche alle braccia, rendendo difficoltose anche le attività più basilari. Quali sono le principali cause? Il dolore cervicale cronico dipende essenzialmente dall’assunzione di posture scorrette, colpi di freddo o stress. La variante acuta è invece correlata a traumi cervicali più seri quali: colpi di frusta, ernia cervicale, ipercifosi dorsale, ipercifosi lombare, osteofiti, spondilosi e sport di potenza con sovraccarichi. Per poter vedere miglioramenti è consigliabile indossare un collare cervicale morbido per tutelare il rachide cervicale; dormire la notte appoggiando il capo su un cuscino ortopedico specifico; assumere e mantenere una postura corretta e ovviamente sottoporsi a sedute di Osteopatia mirate per alleviare il dolore. Visita il nostro sito Cliccando qui
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      Dolore Dorsale
        Dolore Dorsale
        Di cosa si tratta? È un sintomo algico riferito alla parte posteriore del torace, nel tratto centrale della schiena o tra le scapole ed è meno frequente del dolore lombare, ma nonostante questo non meno fastidioso e vincolante per chi ne soffre. Quali sono le cause principali? Nella maggior parte dei casi, la sensazione dolorosa origina dalle strutture muscolo-scheletriche del rachide e dipende da piccole alterazioni a carico di muscoli, legamenti, articolazioni e dischi intervertebrali. Se il dolore è cronico, molto probabilmente è provocato dal mantenimento prolungato e abituale di posture scorrette, artrosi della colonna dorsale, scoliosi e osteoporosi. Come risolverlo? La prima cosa da fare in caso di dolore dorsale è evitare di fare sforzi e sarebbe bene rivolgersi ad uno specialista per poter capire le cause che stanno alla base dell’insorgenza del dolore, in modo da poter pianificare il trattamento più adeguato ed efficace. Nessuno dovrebbe mai convivere con il proprio dolore! Visita il nostro sito Cliccando qui
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        Dolore Lombare
          Dolore Lombare
          Molti di voi nel corso della loro vita avranno provato a sentire del dolore nella parte inferiore della schiena, che dalle statistiche risulta infatti essere la zona della schiena più soggetta a fastidi. A volte questo tipo di disturbo può diventare talmente fastidioso da impedire ad una persona di effettuare anche i movimenti più banali e può portare a stati di malumore, depressione e ad altre complicazioni. Ma da cosa nasce un dolore di questo tipo?! Nella maggior parte dei casi è dovuto ad infortuni dei muscoli o dei legamenti della schiena, mentre più raramente può essere il risultato di fratture vertebrali, ernie discali, stenosi vertebrale, sciatalgia, cruralgia, stato di gravidanza, spondilodiscite, ecc. Se il dolore dovesse essere troppo forte e debilitante, se non dovesse diminuire nonostante il riposo o se dovesse insorgere febbre, così come altri sintomi, sarebbe bene contattare uno specialista. Visita il nostro sito Cliccando qui
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          Sciatalgia
            Sciatalgia
            Che cos’è? Si tratta di un dolore che interessa il nervo sciatico, che parte dall’area lombo-sacrale e si dirama attraverso il bacino, fino agli arti inferiori. La sciatalgia colpisce spesso all’improvviso, ad esempio mentre si solleva un peso piegandosi in modo sbagliato e può provocare un dolore latente, lancinante o pungente, esteso dai glutei lungo l’arto inferiore. Nei casi più gravi, il dolore è accompagnato da intorpidimento, formicolii e debolezza della gamba. La sciatalgia e il dolore connesso si sviluppano a partire dallo schiacciamento del nervo, da un’ernia del disco oppure dalla presenza di uno sperone osseo che provoca l’infiammazione del nervo, la quale può irradiarsi verso solo uno o entrambi i lati. Spesso si risolve spontaneamente. L’applicazione del ghiaccio nelle prime ore può alleviare il dolore (poi è bene applicare impacchi caldi), ma se il dolore non passa da solo è necessario effettuare una diagnosi che ne individui la causa. Visita il nostro sito Cliccando qui
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            Dolore al Gomito
              Dolore al Gomito
              Come tutte le articolazioni, anche il gomito può essere soggetto a traumi e tra le più comuni affezioni dolorose ci sono: EPICONDILITE: nota anche come ‘gomito del tennista’, è un’infiammazione che deriva dalla sollecitazione ripetuta dei tendini che consentono ai muscoli di estendere le dita della mano e il polso. Il dolore interessa la parte esterna del gomito e si accentua quando il paziente cerca di afferrare un oggetto con la mano. EPITROCLEITE: o ‘gomito del golfista’, presenta dolore nella parte interna dell’avambraccio e riguarda chi compie movimenti ripetitivi, soprattutto di tipo rotatorio. ARTRITE REUMATOIDE: generalmente il paziente riporta dolore all’avambraccio e formicolio al 4’ e 5’ dito della mano, poichè il nervo ulnare potrebbe essere compreso dalla struttura ossea del gomito. Tra le altre cause ci possono essere l’artrosi, la borsite, l’ernia del disco, la tendinite o la tenosinovite. Visita il nostro sito Cliccando qui
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              Dolore alla Spalla
                Dolore alla Spalla
                Senti dolore alla spalla e non ti passa?! Vediamo insieme perché questo succede! Il dolore alla spalla è un sintomo che varia dal semplice fastidio alla perdita di funzionalità dell’arto superiore e può riguardare un singolo movimento oppure compromettere l’intera attività del braccio. Inoltre il dolore può originare da una o da entrambe le spalle, a volte irradiandosi lungo tutto l’arco superiore, verso il collo ed il torace. È un sintomo che può risultare da diverse condizioni patologiche e non. A volte il disturbo è il risultato di un semplice affaticamento; altre volte è la conseguenza di patologie a carico dell’articolazione, dei muscoli, delle strutture o di legamenti, tendini, borse o parti molli circostanti. Può avere una durata transitoria e quindi risolversi spontaneamente oppure può persistere nel tempo ed in questo caso è sempre meglio consultare un professionista in modo da ottenere una diagnosi precisa. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                Dolore alla Mano
                  Dolore alla Mano
                  Vi è mai capitato di avvertire dolore ad una mano o ad entrambe le mani? Il dolore alla mano è un sintomo che caratterizza numerose condizioni morbose e può avere varie sedi: le dita, la base delle dita, il palmo, il dorso, il polso. La sua presenza può avere varie ripercussioni sulla gestualità della mano o delle mani colpite e il dolore può essere acuto, sordo, intermittente, continuo o profondo. Ma quali sono le cause principali ?! la sindrome del tunnel carpale l’artrite le cisti tendinee la sindrome di De Quervain il cosiddetto dito a scatto la frattura di un osso della mano Per poter individuare le cause precise di un dolore alla mano, c’è bisogno di un professionista, in modo da pianificare la terapia più adeguata per il paziente. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                  Rizoartrosi
                    Rizoartrosi
                    CHE COS’È? È la forma più diffusa di artrosi alla mano ed interessa il pollice, provocando un forte dolore al dito e limitandone l’utilizzo, soprattutto per quanto riguarda i movimenti di flessione, estensione ed opposizione alle altre dita. Più nello specifico, si tratta della degenerazione e del conseguente assottigliamento della cartilagine che si trova alla base del pollice, che provoca una frizione tra le ossa stesse e quindi una forte infiammazione. CAUSE Spesso non esiste una causa precisa di questa patologia, ma bensì una combinazione di più fattori, tra cui: L’avanzare dell’età. La rizoartrosi può colpire persone di ogni età; tuttavia è molto più frequente tra gli over 45. La predisposizione genetica all’artrosi.​ RIMEDI La rizoartrosi va trattata nel momento in cui inizia a diventare sintomatica e quindi a provocare dolore e come primo approccio si può pensare ad un tutore da indossare di notte. Anche dei protocolli osteopatici specifici possono essere molto utili per questa patologia. Se il dolore non diminuisce può diventare necessario ricorrere ad un intervento chirurgico. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                    Dolore all'Anca
                      Dolore all'Anca
                      A volte si accusano dei dolori, ma non si comprende bene se questi interessino la schiena oppure l’anca. Quali sono i sintomi tipici di un problema all’anca?! Un elemento caratteristico, per esempio, è quando ci si alza dalla sedia. Se il problema è l’anca ed è di tipo artrosico, il dolore compare all’inizio del movimento. Anche una sofferenza a livello dell’inguine è un segnale tipico, se a questo poi ci si associa una riduzione dell’arco di movimento dell’anca stessa, probabilmente è l’anca la principale responsabile della sintomatologia dolorosa. Spesso, in questi casi, il dolore si irradia fino al ginocchio, lungo la faccia laterale della coscia o verso il pube. Possiamo affermare che tra le cause principali di questo dolore, ci siano: traumi, lesioni, fratture (in particolare nei soggetti che soffrono di osteoporosi), contratture, lussazioni, artrite infiammatoria, ma anche artrite reumatoide, borsite o tendinite del medio gluteo. In questi casi la riabilitazione è molto importante perché il movimento nutre l’articolazione. Succede spesso, infatti, che il paziente avverta del dolore all’inizio del movimento, poi svanisce proprio perché il movimento, lubrificando la cartilagine, fa in modo che il dolore scompaia. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                      Rizoartrosi
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                        CHE COS’È? È la forma più diffusa di artrosi alla mano ed interessa il pollice, provocando un forte dolore al dito e limitandone l’utilizzo, soprattutto per quanto riguarda i movimenti di flessione, estensione ed opposizione alle altre dita. Più nello specifico, si tratta della degenerazione e del conseguente assottigliamento della cartilagine che si trova alla base del pollice, che provoca una frizione tra le ossa stesse e quindi una forte infiammazione. CAUSE Spesso non esiste una causa precisa di questa patologia, ma bensì una combinazione di più fattori, tra cui: L’avanzare dell’età. La rizoartrosi può colpire persone di ogni età; tuttavia è molto più frequente tra gli over 45. La predisposizione genetica all’artrosi.​ RIMEDI La rizoartrosi va trattata nel momento in cui inizia a diventare sintomatica e quindi a provocare dolore e come primo approccio si può pensare ad un tutore da indossare di notte. Anche dei protocolli osteopatici specifici possono essere molto utili per questa patologia. Se il dolore non diminuisce può diventare necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
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                        Dolore all'Anca
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                          A volte si accusano dei dolori, ma non si comprende bene se questi interessino la schiena oppure l’anca. Quali sono i sintomi tipici di un problema all’anca?! Un elemento caratteristico, per esempio, è quando ci si alza dalla sedia. Se il problema è l’anca ed è di tipo artrosico, il dolore compare all’inizio del movimento. Anche una sofferenza a livello dell’inguine è un segnale tipico, se a questo poi ci si associa una riduzione dell’arco di movimento dell’anca stessa, probabilmente è l’anca la principale responsabile della sintomatologia dolorosa. Spesso, in questi casi, il dolore si irradia fino al ginocchio, lungo la faccia laterale della coscia o verso il pube. Possiamo affermare che tra le cause principali di questo dolore, ci siano: traumi, lesioni, fratture (in particolare nei soggetti che soffrono di osteoporosi), contratture, lussazioni, artrite infiammatoria, ma anche artrite reumatoide, borsite o tendinite del medio gluteo. In questi casi la riabilitazione è molto importante perché il movimento nutre l’articolazione. Succede spesso, infatti, che il paziente avverta del dolore all’inizio del movimento, poi svanisce proprio perché il movimento, lubrificando la cartilagine, fa in modo che il dolore scompaia. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                          Dolore al Ginocchio
                            Dolore al Ginocchio
                            l dolore al ginocchio è un sintomo comune, che può interessare persone di entrambi i sessi e di ogni età. Quali sono le principali cause? TRAUMI tra cui: distorsione frattura lesione del crociato interiore PATOLOGIE come: gonartrosi o gonartrite sindrome femore-rotulea tendinopatia rotulea Se il dolore è acuto (insorge violentemente dopo un trauma) va applicato del ghiaccio. Se si tratta invece di dolore cronico come quello artrosico è meglio il calore. In ogni caso solo un professionista, dopo aver trovato la vera causa di quel dolore, potrà consigliare la giusta terapia. In questi casi l'Osteopatia è molto importante per riacquistare la funzionalità della gamba, attraverso un lavoro studiato apposta per guarire il ginocchio. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                            La postura in gravidanza, lombalgia e l'importanza del trattamento osteopatico.
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                              Nel corso della gravidanza il corpo della donna viene sottoposto a numerosi e significativi cambiamenti posturali e ormonali. Il peso della pancia farà sì che il centro di gravità si sposti in avanti, causando una risposta posturale che porterà evidenti cambiamenti nella posizione del capo, delle spalle (la chiusura delle spalle viene anche amplificata dall’aumento del peso del seno), della colonna vertebrale e del bacino. È molto importante che tutti questi processi di adattamento non incontrino ostacoli e procedano in maniera del tutto naturale. I problemi più comuni che possono insorgere durante la gravidanza sono relativi alla colonna vertebrale ed  ai muscoli che vanno a sostenerla causando spesso mal di schiena (lombalgia), sciatalgia , dolori al collo (cervicalgia), mal di testa (cefalea), oppure problematiche relative alla digestione o nausea, difficoltà respiratorie e nel transito intestinale. Il dolore lombare è un evento particolarmente frequente durante la gravidanza, risultando spesso di lunga durata e disabilitante (1). La frequenza di tale manifestazione algica in gravidanza oscilla tra il 50% ed il 90% delle donne (2). Durante la gravidanza la massa corporea delle donne aumenta per l’incremento di tessuti localizzati soprattutto nella parte bassa del tronco (10). La necessità di avere più spazio davanti al proprio corpo per la presenza dell’utero gravido, inoltre, comporta una posizione più arretrata delle anche, ottenuta con una maggiore inclinazione indietro della caviglia ed una maggiore flessione delle ginocchia rispetto alle donne non gravide; ciò causa in aggiunta un aumento della pressione plantare sulla parte posteriore del piede. . Per mantenere l’equilibrio le anche vengono quindi posizionate più indietro, in modo da compensare lo spostamento in avanti del centro di gravità del tronco. Tutti questi aggiustamenti posturali determinano un aumento del carico della fascia lombare della colonna e, di conseguenza, possono provocare lombalgia (3) A tali modificazioni posturali si aggiunge la diminuzione della forza dei muscoli addominali, evento che è sempre più accentuato con l’avanzare della gravidanza. Il trattamento osteopatico mira ad assistere questa evoluzione aiutando il corpo ad utilizzare in maniera ottimale le proprie risorse per adattarsi durante il progresso della gravidanza. L’osteopatia può aiutarti perché provvede a mantenere la giusta mobilità di tutte le strutture muscolari e articolari che vengono sottoposte a stress per via della crescita del feto. Il pancione può portare facilmente a tensioni muscolo-legamentose, a limitazioni di movimento, nonché alla compressione dei visceri addominali o alla sollecitazione del sistema nervoso. L’equilibrio globale e la postura devono trovare un nuovo assetto, in particolare le curve della schiena e la colonna vertebrale devono disporsi a favorire il sostegno di un peso in aumento giorno dopo giorno. L’osteopata, attraverso un approccio globale, si pone l’obiettivo di facilitare l’adattamento di questo nuovo equilibrio, adoperando come unico mezzo terapeutico le mani e l’abilità palpatoria, che consentono di individuare e sciogliere eventuali tensioni. In sintesi, l’osteopatia asseconda il corpo della donna nei cambiamenti che avvengono durante la gravidanza e risulta quindi un efficace complemento alle tradizionali cure mediche. Visita il nostro sito Cliccando qui
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                              Dolori muscolari da Smart Working?
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                                La soluzione: Il movimento è la parola chiave. Il Rimedio più efficace alla PANDEMIC POSTURE è quello di alzarsi dalla scrivania ogni due ore così da poter allungare per bene la muscolatura e di conseguenza trarre beneficio articolatorio.Cosa fare?Facendo una semplice camminata per casa.Alcuni piccoli accorgimenti da cui non possiamo scappare ed ottenere così una postura corretta in Smart working sono: – Tenere una posizione corretta sulla sedia. – La colonna è dritta, le spalle sono rilassate, i gomiti sono inclinati di circa 90° e allineati con i polsi, gli avambracci sono appoggiati alla scrivania. – I piedi sono appoggiati a terra, le ginocchia sono flesse a 90° e all’incirca all’altezza del bacino, per fare questo potrebbe essere utile mettere un rialzo sotto ai piedi. – L’altezza del pc dev’essere allineata di fronte al nostro sguardo. Il tocco finale ed efficace è quello di avere una pedana per le articolazioni in modo tale da riuscire a scaricare completamente il carico della lombare, ginocchia e caviglie.Oppure mettendo un cuscino dietro la zona lombare da far aderire per bene la curva allo schienale. Aiuterà a ridurre inoltre il così tanto odiato gonfiore agli arti inferiori.Potrete aggiungere anche scopo di relax un ulteriore scarico a gambe sollevate. Ecco alcuni semplici e pratici esercizi di allungamenti per posture da Smart Working: 1) Flessione ed estensione del polso, aiutati con le mani 30” secondi di tenuta. 2) Spinte del collo in posizione supina, il mento deve andare in direzione del petto tenendo 30” la posizione. 3) Allungamento dei muscoli scapolari, pettorali e dorsali. In piedi davanti ad una superficie piana, ad esempio il tavolo, ottimo come altezza, posiziono le mani sopra e le braccia sono distese, dopo di che fletto la colonna in avanti formando un angolo di 90 gradi. 30” secondi di tenuta. 4) Flessioni delle dita, il polso in linea con l’avambraccio.Chiudo le dita, dal quinto dito (mignolo) al primo (pollice).Una volta formato il pugno spingo verso il basso.5 secondi di tenuta e ripeto per 10 volte.Una volta eseguito ripeto lo stesso esercizio con l’altra mano. 5) Posizione del gatto per stimolare la flessibilità della spina dorsale.Appoggia le mani e le ginocchia al pavimento.Allinea le mani alle spalle e le ginocchia ai fianchi.Allarga le dita delle mani.Il dito medio dovrà essere rivolto in avanti.Rivolgi lo sguardo al suolo.Espirando, tendi i muscoli addominali e spingili all’indietro, avvicinandoli alla spina dorsale. Rivolgi il coccige verso il basso, contrai leggermente i glutei: in questo modo libererai le spalle dalle tensioni.Arcua la schiena rivolgendola al soffitto.Abbassa la testa rivolgendola verso il bacino. 6) Core stability su fitball, è un esercizio di stabilità del core che permette ai muscoli profondi della colonna e dell’addome di stabilizzarsi, rendendoli così forti e resistenti. Gli esercizi si possono eseguire dalle 3 alle 5 volte al giorno e vi chiederanno solo 10 minuti del vostro tempo.10 minuti per il vostro benessere e salute saranno un tocca sana e sarà sempre tempo ben speso. Visita il nostro sito Cliccando qui
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